Epifisiolisi
(distacco epifisario)
difetto di sviluppo delle cartilagini di accrescimento
della testa del femore, che si sviluppa eccessivamente
in altezza, soprattutto a causa dell'aumento di uno strato
di cellule degenerate, normalmente presente ma molto sottile.
L'aumentato spessore di tale strato riduce la resistenza
al carico. L'effetto del carico sulla cartilagine alterata
determina il progressivo scivolamento della testa del
femore. È una malattia caratteristica del'adolescenza
(12-15 anni), spesso associata a disturbi endocrini (sindrome
adiposo-genitale, ) e a un eccessivo peso corporeo. Normalmente
lo scivolamento è un processo lento e si manifesta
con dolori, perlopiù lievi, all'inguine, alla faccia
interna della coscia e al ginocchio: di solito compaiono
dopo uno sforzo (una corsa, una partita di pallone ecc.)
e si riducono col riposo. Il soggetto tende a zoppicare,
non riesce a ruotare esternamente né ad abdurre
l'arto. In rari casi i sintomi si possono presentare in
modo grave e all'improvviso (casi di scivolamento acuto):
il dolore intensissimo e l'impossibilità totale
di movimento fanno spesso pensare a una frattura. La
terapia è chirurgica e consiste nell'avvitamento
della testa al collo del femore. Le viti sono
rimosse quando, a crescita terminata, la cartilagine di
accrescimento è scomparsa.
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